Chiuse scuole, università e musei, sospesi gli eventi pubblici, rinviate le manifestazioni sportive: l’emergenza Coronavirus nel nord Italia sta paralizzando la società. E il mondo del lavoro? In questi giorni, in cui i principali rischi da contagio si possono concentrare soprattutto nelle aree pubbliche o nei luoghi di lavoro, il datore di lavoro è tenuto per legge a valutare i rischi esterni, adottando misure idonee a tenere indenne il lavoratore. E’ per questo motivo che l’emergenza sta spingendo molte aziende a chiedere a parte dei loro dipendenti di lavorare da remoto, quindi in Smart Working o in Telelavoro, per evitare ulteriormente la diffusione del virus. Anche dal governo sono arrivate ulteriori indicazioni in merito all’attuale situazione lavorativa del paese: con il recente decreto del presidente del Consiglio (del 23/02/20) si consente infatti "l'attivazione di tale modalità di lavoro a distanza anche in deroga ai limiti percentuali stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva, dopo una comunicazione alle organizzazioni sindacali", ha spiegato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Come si lavora in smart working?
Flessibilità e autonomia nella scelta dell’orario e del luogo di lavoro, ma ovviamente disponendo degli strumenti digitali adeguati per farlo. Per questa modalità di lavoro è infatti necessario utilizzare dispositivi tecnologici connessi a Internet (solitamente smartphone e computer di lavoro) e collegati tra loro da remoto. Tuttavia, se sul luogo di lavoro si è protetti dalla rete aziendale, quando si lavora da remoto bisogna fare molta attenzione a come ci si muove per non incorrere in rischi di attacchi informatici o virus. Quindi, se da un lato la modalità di lavoro “agile” da casa, soprattutto in questi giorni è un ottimo strumento per prevenire eventuali contagi, se male organizzato porta con sé numerosi fattori di rischio. Il tuo ufficio o la tua azienda è preparata per la gestione delle connessioni da remoto del personale? Con il nostro servizio "Gestione Rete" puoi consentire l'accesso remoto a tutto il personale. Gestione Rete è infatti un servizio che si occupa del corretto funzionamento della rete informatica aziendale e del Backup dei dati condivisi. Oltre soddisfare molti requisiti della normativa sul trattamento dei dati personali (GDPR), è un servizio fondamentale sia per reti di piccole dimensioni, sia in reti strutturate con server, accessi remoti e multisedi. Con sole 20 € al mese potrai usufruire del nostro servizio BASE che prevede: - Protezione Firewall: una protezione Avanzata della tua rete dalle minacce provenienti da Internet (filtri personalizzabili, Antivirus, IPS e DPI) - Accesso Remoto: accesso remoto consente illimitate connessioni tra sedi di lavoro, o connessioni remote per tutto il personale esterno o in trasferta Scopri di più sulla nostra offerta: https://www.areait.it/gestione-rete.html Oppure contattaci per un preventivo gratuito
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È proprio vero, non si può mai stare tranquilli: è arrivata in questo periodo una nuova minaccia informatica. Questa volta sotto attacco ci sono Pec, le caselle di posta elettronica certificata. Come avviene l’attacco? Al destinatario arriva una finta Pec che contiene un allegato (spesso in formato ZIP) o un testo cliccabile. Tramite un messaggio che trae in inganno l’utente è invitato a scaricare il file o a cliccare sul link. Le conseguenze di questa azione sono MOLTO PERICOLOSE: così facendo infatti l’utente permette al Malware (virus) di criptare tutti i dati presenti sul computer e sul server rendendoli inaccessibili. Per rendere nuovamente questi dati accessibili e visibili l’hacker solitamente chiede in cambio un oneroso riscatto. La modalità di diffusione di questo Virus inoltre non aiuta: la PEC email è infatti un tipo di indirizzo ritenuto estremamente sicuro per lo scambio di file e informazioni importanti come le comunicazioni ufficiali con enti appartenenti alla pubblica amministrazione ed aprire una email come quella in questione è per molti utenti una pratica quotidiana. Quindi come faccio a proteggermi? Anche se ritenuto un mezzo sicuro, spesso i fornitori di Caselle PEC non sono attrezzati per limitare questo fenomeno. È per questo motivo che per fronteggiare questi attacchi l'unica soluzione è tutelarsi preventivamente. AreaIT, che da anni si dedica alla sicurezza dei propri clienti nelle reti private ed aziendali, ha cercato e trovato per i propri clienti una soluzione per salvaguardare le Aziende da questa minaccia: il BACKUP IN CLOUD. In Cloud? Come mai? Perchè fare il normale Backup non aiuta più: infatti questi Virus (detti Ransomware), nel tempo si sono evoluti e non si limitano a cifrare i dati, ma cercano anche di compromettere le copie fisiche di Backup a cui riescono ad accedere. Per questo motivo il Backup in Cloud è il modo sicuro per rendere inaccessibili le vostre copie di sicurezza. Come funziona il Backup in cloud? Il Backup in cloud permette di salvare tutti i dati del PC e dei Server in uno spazio virtuale sicuro e di ripristinarli da Zero se la macchina viene colpita da virus o ha dei malfunzionamenti. Un Backup più semplice e più rapido: Dotato di un'unica dashboard di facile utilizzo, il Backup in cloud salva i dati e li trasferisce rapidamente su uno spazio cloud privato offrendo una serie di metodi di ripristino a portata di mano. Gestione multipla delle risorse da un’unica dashboard: Il backup in cloud è progettato per consentire di scegliere i dati e le risorse da proteggere, gestendo tutto da un'unica dashboard. È possibile eseguire il backup e il ripristino di: - Server fisici e virtuali - Workstation - Documenti aziendali - Office 365 Exchange e OneDrive Sia che si tratti di un virus, un guasto tecnologico, di un disastro naturale o semplicemente di un errore dell’utente, il Backup in cloud è in grado di ripristinare la continuità operativa aziendale in pochi minuti.
Proteggi i tuoi dati! Contattaci per un preventivo gratuito Ti sei mai chiesto dove gettare le cartucce usate? Lo sapevi che si tratta di un rifiuto speciale? Le cartucce esauste per le stampanti sono un prodotto altamente inquinante perché i residui di inchiostro contenuti all’interno sono potenzialmente molto pericolosi sia per l’ambiente circostante che per la salute dell’uomo: per questo occorre una certa cautela per il loro smaltimento. ll decreto legislativo n° 152/2006 e successive modifiche definiscono infatti “toner e cartucce esauste” rifiuti speciali non pericolosi. Mentre un comune cittadino può gettarli nella raccolta differenziata, i soggetti con partita IVA sono legalmente tenuti al corretto smaltimento e dimostrarlo tramite un iter burocratico specifico. Cosa succede se le cartucce esauste non vengono correttamente smaltite? La legge prevede sanzioni penali (multe fino a 26.000€ e sospensione della licenza) per i trasgressori. Come si procede allo smaltimento? Le aziende hanno la facoltà di raggruppare toner e cartucce vuote presso la propria sede, raccogliendoli all’interno di appositi contenitori (Ecobox) per un periodo limite di 12 mesi, oltre i quali scattano gli obblighi di smaltimento secondo le procedure stabilite dalla legge. Si stima che ogni anno oltre 350 milioni di cartucce di inchiostro e toner finiscono nelle discariche, per questo un corretto riciclaggio è più importante che mai. Questa procedura però può essere lunga e impegnativa e garantire l’adempimento degli obblighi di legge non è così semplice. Ecco perché AreaIT propone a tutti i suoi clienti di Bologna e dintorni la soluzione di smaltimento toner ECORECUPERO: una soluzione di raccolta, trasporto e recupero di cartucce e toner per stampanti. Come funziona?
Quanto costa? AreaIT propone diversi abbonamenti annuali a partire da 77,00 Euro (IVA esclusa)
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